
CARPINO FOLK FESTIVAL AL #1M2018 / STA PER SUCCEDERE! https://t.co/UOa6DSz7hT
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Al Carpino Folk Festival 2016
MARCO BEASLEY in concerto
“SUD”
Nel cuore della civiltà mediterranea, da quelle terre lambite dal mare che furono
ricche e sapienti quando Roma era ancora un villaggio di pastori,
ci arriva la voce potente ed incorrotta della Tradizione.
Musica e mistero del suono primordiale.
Tradizione Pugliese Tarantella del Gargano
Tradizione Pugliese / G. De Vittorio Sona a battenti
Adriano Willaert (1490-1562) Vecchie letrose
Giovane da Nola (1520 - 1592) Cingari simo, donne!
Joan Ambrosio Dalza (XV sec?) Piva
Tradizione Pugliese Tu bella...
Marco Beasley (1957) Ballo de li Sante
Vito De Lorenzi Sona e risona
Testo di Francesco Spinello (XV sec.) Como senza la vita poi campare
Tradizione Pugliese Alla Carpinese
Tradizione Pugliese Fronni d'alia
Anonimo Eufrosina
Tradizione Pugliese Tarantella del Passariello
Tradizione Napoletana Il Mattacino
Fabio Accurso & Stefano Rocco Compendium Tarantulae
Severino Corneti (XVI sec.) Fararirorella
NOTA
Quello sopra è solo un elenco indicativo di alcuni dei brani in programma.
Per sua natura Sud è in continua evoluzione,
le musiche vengono scelte ed accostate una all'altra al momento dell'esecuzione, come onde sulla battigia. Un'onda non è mai uguale a sé stessa, e così l'atmosfera del momento,
il contatto col pubblico, le emozioni delle musiche decidono la sequenza dei brani in programma.
Marco Beasley canto
Stefano Rocco arciliuto, chitarra barocca
Fabio Accurso liuto
Leonardo Massa colascione
Vito De Lorenzi tamburi a cornice
e con la partecipazione di:
Laura Boccadamodanza
SUD
Mar Ligure, Mar Tirreno, Mar Ionio, Mare Adriatico: nomi geografici che appartengono ad un mare che sta al centro fra tante terre, il Mediterraneo, ma che ne ha al suo centro una, quasi fosse un'isola, lunga, sottile, ancora bellissima: l'Italia. Da Ventimiglia a Trieste, un lunghissimo viaggio sulle coste di questo mare dai tanti nomi fa scoprire luoghi meravigliosi e gente straordinaria. E verso Sud, dove la penisola italiana si spinge più profondamente in questo mare, l'aria della storia è ancora molto presente, ancora si raccontano leggende millenarie in questi anni di globalizzazione, molta ritualità sopravvive.
Una storia antica, come antichi sono i versi dei poeti che ci accompagnano in questo nuovo cammino. Poeti molto spesso senza nome ma dalle mille parole, dai mille canti. E in questi canti ci sono storie di bambini e di amori vissuti, il dolore di una perdita e la felicità di un'amicizia ritrovata. Sud è tutto questo e molto di più. E ancora, verso sud ci accompagnano strumenti viandanti da sempre, i suoni del liuto di Fabio e della chitarra di Stefano con la loro antica arte mascherata di semplicità. A loro, in viaggio, si affiancano il colascione di Leonardo e i tamburi di Vito, strumenti principe della tradizione napoletana. E incontreremo Laura dal nome pertrarchesco, che a passo di danza ci condurrà per i sentieri di questo Sud.
Alla ricerca di un canto che appartiene a mille voci, il programma non segue una strada prefissata ma l'ordine dei brani musicali varia da momento a momento, seguendo il dialogo che si instaura col pubblico.
Perché questo nostro Sud è uno spirito libero.
MARCO BEASLEY
E’ nato a Portici, vicino Napoli, nel 1957. Durante il periodo dei suoi studi musicali all’Università di Bologna, mentre approfondisce la sua conoscenza dei due fulcri stilistici dell’epoca tardo rinascimentale, il “recitar cantando” e la polifonia sacra e profana, comincia una intensa attività concertistica che lo porta presto a esibirsi nelle sedi più prestigiose, dal Mozarteum di Salisburgo al Concertgebouw di Amsterdam, all’Accademia di Santa Cecilia in Roma o al Lincoln Center di New York.
Autore di testi, cantante e attore, nella sua personalità convergono la scanzonata anima napoletana, la gioia di vivere e di fare musica e il desiderio di confronto con il mondo della poesia e della letteratura. In lui convivono qualità molto diverse: la purezza chiara e inconfondibile del timbro; la tecnica particolarissima, frutto di studi personali e ricerche storiche; il gusto per la parola sia colta che dialettale; la predisposizione naturale alla comunicazione e all’espressività partecipe. Tutte si traducono in una varietà di toni e di registri, in un approccio musicale trascinante dove la gioia, l’irriverenza burlesca, sanno cedere il posto ad uno stile elegiaco e solitario, intimo e toccante.
Dal canto gregoriano alla polifonia, dalle frottole cinquecentesche ai mottetti, dal “recitar cantando” alle grandi canzoni napoletane fino alla reinvenzione dei generi in chiave moderna: l’eccezionalità della voce e dell’espressività, la sensibilità e l’estro personali, rendono sempre nuova la sua interpretazione, permettendogli di eseguire una gamma vastissima di generi musicali.
Le sue ricerche sull’emissione vocale e sulla comprensibilità del testo cantato gli sono valsi apprezzamenti sempre più vasti e grande seguito di pubblico. Nel 2009, il VSCD olandese lo ha candidato come miglior performer dell’anno.
Marco Beasley è protagonista di un'ampia discografia, la maggior parte della quale pubblicata con Accordone, il gruppo da lui fondato insieme a Guido Morini e Stefano Rocco nel 1984 e da cui si separa nel 2014, decidendo in questo modo di intraprendere una strada ancora più personale, autonoma, non più legata al nome dell’ensemble.